sabato 22 dicembre 2018

partire


quando si parte?
quando ci si rompe i coglioni e non si vede l'ora di andare a respirare aria diversa - ben diversa - per un bel pò.
forse a volte senza neanche sapere dove esattamente si vuole andare, o meglio: con idee un pò confuse e generiche del tipo "vado in albania, poi in bulgaria, se mi riesce in turchia poi boh, si starà a vedere se mi riesce andare anche in malesia, thailandia e da quelle parti li"
 

In viaggio verso Istanbul

magari alla fine ci scappa anche un sacco di cose in più accadute di quanto si sperava. biglietti, coincidenze, mezzi di trasporto si trovano sempre anche direttamente sul luogo, basta guardarsi attorno. così come posti dove dormire o modi per passare la notte nel modo più economico ed efficiente possibile. che non necessariamente significa "il più economico di tutti" ma quello che, nella situazione del momento si prefigura sempre - o quasi sempre - come la soluzione migliore disponibile e praticabile: un albergo a Kathmandu a 3 euro o uno a 50 in una città siberiana di notte mai vista prima sono le numerose variabili del viaggio: 

 

A Kathmandu

se uno comincia ad imparare come muoversi, sa come trovare alberghi a 3 euro a kathmandu (a volte anche a meno) ma sa anche che a meno di 50 euro a Ulan Ude se arrivi di notte e non sai dove è la guesthouse (che ci vogliono due ore per capirlo) è l'unica soluzione se magari sono -40° di notte piena e non si sa che pesci russi pigliare. 

così come passare una notte a dormire su un prato di Muscate (Oman) è una ottima soluzione per ammortizzare le spese, anche e soprattutto se l'unica alternativa è una camera d'albergo a 70 euro, arrivando la sera tardi. E siccome fa caldo e ho trovato dei ragazzi ganzi con cui poi prendere un taxi ed andare all'aeroporto la mattina dopo per prendere un aereo per la malesia, ecco che dormire una notte in un giardino del centro (?) di Muscate non è poi una cosa così brutta, soprattutto se si comincia ad approfittare delle occasioni per risparmiare quando possibile. 

Alla Chungking Mansion (Hong Kong)

 

con Filippo Zambon nei sotterranei di qualche palazzo a Kowloon


Io in genere mi dico "vorrei essere in viaggio da ottobre fino a fine maggio". bene, so che ho 7 mesi e che vorrei andare qui e la e mi organizzo sapendo che non necessariamente ho l'ansia ogni giorno di dover programmare esattamente per il giorno dopo.
ma di sicuro ogni giorno si cerca di riempirlo sempre con qualcosa. Quando questo qualcosa viene a mancare, allora siam pronti per partire per la prossima tappa. ovvero, quando ci si rompe i coglioni. io a Dubai ci son stato appena due ore e mi son subito rotto il cazzo e andare immediatamente via da quel paese di merda. eppure magari, chi sà, visto che venivo dall'Iran e comunque volevo andare verso l'Asia, avrei potuto starci anche qualche giorno in più, magari era carino. ma mi è rimasto sul cazzo fin da praticamente subito e 2 ore per decidere son state sufficienti. assieme al poliziotto che mi ha intimato di lasciare il paese entro le 24 di questa notte dopo un disguido con un riccone del posto.



A cercare un pò di CD, DVD e libri tra Hong Kong e Shenzhen


meglio così, tempo guadagnato sulla via dell'Asia e via alla prossima tappa. dove si va? l'aereo per la Malesia costava poco e quindi si va in Malesia. questo qualche anno fa - manco mi ricordo più quando...nel 2013 o 2014 forse. Quest'anno - o meglio l'inverno scorso - sapevo che da Atene c'è un aereo che con 200 euro ti porta a Singapore, cavolo ho fatto ben benino il giro dei Balcani per tutta la prima parte dell'inverno (più o meno fino a dopo la befana o forse di più...boh) e poi da Gennaio in poi tutto il rush fino a Giugno in Asia. ah che bello...e mi son vissuto diciamo abbastanza a lungo Tirana, che è carinissima, beh diciamo bellina, semplice, con gente brava e disponibile. non è il massimo da vedersi, ma da vivere qualche settimana in una vecchia casa antica nel centro di Tirana, in questo bell'ostello oscuro di notte ma divertente durante tutto il giorno, con il proprietario che è una sorta di hippie cristologico tutto beato e tranquillo, e si fa dei cannoni così da mattina a sera (notte) e son tutti li a divertirsi come matti. A Tirana? Si, cazzo, ed è veramente ganzo.
Certo Tirana non è durata molto ma son stati tutti giorni intensissimi fatti di incontri con vecchie (e nuove, si spera) glorie del metal albanese, come i Centaur a cui gli ho trovato il cantante per il comeback sulle scene dopo 25 anni o i.... Metal Wave? di Anthony "Hetfield" Lika - insomma lascia stare - non è poco per averci passato poi alla fine neanche un mese.

e poi alla scoperta della Macedonia, prima volta anch'essa in assoluto - diciamo che l'Albania più o meno già la conoscevo essendo sbarcato a Igoumenitsa, pochi  chilometri più a sud, in Grecia, ed essermi perso tra i suoi monti confinanti con quelli bulgari e greci col motorino sulla strada per Istanbul. Però la Macedonia non la conoscevo. Ed anche lì, in neanche un mese? ho scoperto Skopje ed una bellissima guesthouse con un rumeno simpaticissimo ed altri bravi guaglioni - sono stato a Bitola, l'antica città militare dove studiava Ataturk a passare settimane nell'appartamento datomi dal regista e produttore romano Michele de Angelis e passare il tempo con una delle persone veramente più in gambissima che conosca. Bellissima Bitola e il suo bazaar antico, se la sai vivere come vivono loro e per questo subito calato nella sua dimensione più cittadina.


Col Michele de Angelis nel vecchio cinema di Bitola (Macedonia) mentre si giravano i contenuti extra per un DVD di prossima uscita




e poi su e giù continuo che mi han visto una decina di giorni o forse più a Sofia, al solito ostello di sempre - si punta sempre sul cavallo vincente - e un soggiorno lungo, un pò complicato logisticamente quest'anno - ma pienissimo di vecchi e nuovi super-amici ad Istanbul, tra concerti black metal e punk, immigrati pugliesi rastoni e fan turchi di Vincenzo Nibali che sono andato a veder suonare alla sala prove. ah e il concertone dei 25 anni degli Asafated dove grazie ai miei amici (nuovi) son riuscito ad entrare aggratis. bella Istanbul, bella la vita a istanbul, come sempre mi sento a casa.


Ai capannoni abbandonati della stazione ferroviaria di Bitola (Macedonia)


e un confuso ritorno tra Bulgaria, Macedonia, Albania sempre sotto questi cieli neri e freddi per molti tratti per poi scendere giu in Grecia fino a Salonicco (per "missione di lavoro" per conto del Michele de Angelis e altri clienti online di cinema  e musica) e poi via fino ad atene per prendere l'aereo da 200 euro per Singapore.

Più o meno volevo andare in Asia - nei Balcani avevo preso abbastanza freddo e grigiore nelle ultime settimane: bellissima esperienza ma tempo da lupi spesso e volentieri a parte che in Albania quindi dico: "vabè prendo e tra tre giorni vado in Asia, intanto finiamo di grattare ben bene Salonicco ormai che ci siamo, poi si arriva ad Atene e ho diverse ore a disposizione per fare un giro dove so io, prima di prendere l'aereo per Singapore la sera. Detto fatto, un giro su per l'Acropoli in cerca dei negozi di musica nel bazar vecchio, nuove stradine e unb sacco di posti nuovi mai visti e via giù di ritorno per prendere l'aereo sperando di salirci con qualche cd-ino o dvd-ino per me o da rivendere ai clienti.


comunque....tutto questo in appena....neanche tre mesi, due mesi e mezzo vissuti pienissimamente. e si apriva ora la nuova finestra dell'Asia fatta della sorpresissima Singapore seguita dalla ormai abituale Malesia, la mia patria, il solito soggiorno a Bangkok per andare a trovare Steve per qualche giorno e fare un pò di cose con lui. Il grande Steve, chi va a Bangkok deve conoscerlo assieme al suo locale Maison Close. un grande, veramente, un fratello. Kickback forever.






Le tante notti a cazzeggiare con Jebat e gli altri amici al Campbell Complex di Jalan Dang Wangi (Kuala Lumpur)



E poi ancora Cambogia (sempre bella e spietata, quest'anno non mi ha lasciato proprio un granchè... a parte un cervello schizzzato fuori da una calotta cranica e rotolato proprio ai miei piedi: storia tristissima e penosa di una povera donna che è meglio non raccontare) dove al confine ho conosciuto un tipo indonesiano simpaticissimo e abbiamo fatto un lungo viaggio insieme sul cassone di un camion ed ancora un su e giù come sempre tra questi paesi, tra nuovi ostelli a Kuala Lumpur, vecchi amici con cui passare le nottate, nuovi amici e persino 10 giorni col mio fratello venuto a far dei documenti per rientrare in Cina, Malacca 3 o 4 volte, di nuovo in su e in giu tra Kuala Lumpur e Bangkok o Singapore.
Hat Yai nel sud della Thailandia dove questa volta mi son fermato un pò più a lungo del solito, godendomela con un ritmo pigro col caldo scorrere del tempo in stradine assolate e semideserte, a bere birre e fumare sigarette ogni tanto mentre siamo distesi sul divano della guesthouse con i piedi che spuntano sul marciapiede, per vedere i rari nuovi arrivi come un malesiano centauro motorizzato Ducati simpaticissimo con cui ho socializzato e portato a far vedere la simpatica città e poi un altro confuso su e giù in questa lunga striscia di terra dell'asia equatoriale.

e i giorni passano, frugando nei loschi vicoli della bellissima Singapore, che è tutto il contrario di quello che si può immaginare: economica, se si ha la fortuna di andare non tanto nei posti giusti ma nei tempi giusti. e il mangiare non costa un cazzo. ed è tanto Asia moderna da un lato quanto ancora tradizionalmente asiatica, multietnica e di strada nella sua parte più povera e suggestiva.

e Malacca...non so, e ci son stato tre volte in un solo viaggio. bella, rilassante, calda, tranquilla, noiosa, pigra, svogliata, educata, cinica, multietnica, coloratissima piccola città dove si fa tutto in bicicletta o a piedi. nuovi amici cinesi superdivertentissimi ogni sera e notte al ristorante cinese  con le logge aperte e i tavoli sulla strada.... ogni volta che torno, son sicuro di trovarli sempre al solito bar a bere birra e passare le nottate con loro. Una volta abbiamo salvato un uccellino e un gattino: adesso son cresciuti e stanno bene.
Ma Malacca è stata anche Lisa, una bellissima hongkonghese di età indefinita (dai 18 ai 40 veramente....bellissima ed eterea) con cui ho passato 5 giorni tra inferno, paradiso e un mucchio di ricordi e rimpianti. bello, per certi versi un sogno che si realizza o il riaffiorare di ricordi del mio passato. bello.



A Malacca con i miei nuovi amici


se uno sa guardare avanti, sognare e sa anche guardarsi dentro e vedere non tanto se ci sono i mezzi  - altrimenti non si starebbe neanche a sognare - ma semplicemente i sogni che ti fanno sempre trovare, creare, individuare, il modo stesso di realizzarli. a volte basta solo riempire uno zaino di questo e quello e dire, domani parto, faccio una valigia in fretta e furia questa notte e domani prendo il treno per bologna. o il bus per tirana, poi si starà a vedere, mi piacerebbe andare in bulgaria e se mi riesce anche da naso in cina....vediamo, guardiamo dove ci porterà il destino nei prossimi 6-7 mesi e  speriamo che si aprano anche soluzioni inaspettate


Alla cara Home Hug Hostel di Ratchaprarop Soi  8


giovedì 17 aprile 2014

In attesa

In attesa di tornare in Asia, lascio dormire il blog. Inutile scrivere sull'Asia seduti tranquillamente in una noiosa camera di una noiosa periferia di una città periferica in Italia. Non ha senso e non c'è stimolo. Si va solo di ricordi e non di esperienze vissute al momento.
E per il bene che voglio a questo blog e a chi mi ha letto e seguito, preferisco risparmiare sciocchezze ora per prepararmi a storie più belle in futuro.
Arrivederci in Asia tra qualche mese.

lunedì 20 gennaio 2014

Saya rindu ku

Rinduku, wanita kecil.
Anche solo per rivedere il tuo dolce sorriso ed i tuoi grandi occhi neri, anche solo per risentire la tua bella voce...

Selamat malam, bunga saya

martedì 6 agosto 2013

Ricordi di un autunno passato


Mi ricordo un pomeriggio assolato a Dubai...ma non la Dubai dei ricchi. La parte povera, quella nascosta e silenziosa, dei poveri immigrati, dei pakistani e dei bengalesi servi dei ricchi, dei poveri supermercatini etnici, tutto così lontano dal lusso del resto della città, dagli sceicchi arroganti e viziosi. Mi ricordo di un pomeriggio assolato tra le vie spettrali di una città immersa nel nulla del deserto con un pesante zaino in spalla, strade piene di sabbia portata dal vento, sabbia che si appiccicava addosso senza pietà, sabbia ovunque ed infine l'attesa per l'autobus per l'Oman.
E l'Oman, questo oscuro paese che mi ha lasciato una sensazione strana, di alienità, di qualcosa che non ho ancora capito bene cosa fosse, di piccoli villaggi sudicissimi lungo strada di fronte a moschee tutte illuminate e adornate di mille colori elettrici, di disgustosi cessi pubblici ripieni di merda di fronte a giardini ed oasi immacolate. E Muscate, una città buia, povera (perlomeno nella zona vicino alla fermata dell'autobus da Dubai) e non molto rassicurante eppure carissima. Talmente cara da aver dormito su un prato di notte. Talmente tanto diversa dalla ricca e sfarzosa Dubai degli sceicchi che abbiamo diviso uno scassatissimo taxi abusivo con altri 3 ragazzini che dovevano tornare verso casa. E l'aeroporto che sembrava una casermuccia popolare dove stranamente c'era gente che veniva da tutto il mondo. Ed il primo aereo preso a caso, verso l'estremo oriente. "Qual'è il primo volo a poco verso est?"
"C'è un volo per Kuala Lumpur tra 6 ore"
"Va bene, me lo dia"
E da li è cominciata una avventura di 5 mesi in Malesia, quasi per caso, sicuramente

Non so perchè mi tornano in mente queste immagini, però mi ricordo, lo sento ancora, che stavo bene e non avevo paura. Anzi, lo stare via,, lontano, nella notte in posti che non avevo mai visto, senza una lira in tasca e dormendo dove capitava, mi faceva sentire incredibilmente forte e fiducioso. Ricordi belli di un fine ottobre 2012




venerdì 11 gennaio 2013

3 mesi, 6 mesi

Sono 3 mesi che mi ritrovo qui in Malesia, Kuala Lumpur, quasi per caso dopo essere scappato precipitosamente da Tehran e ancor piu' precipitosamente da Dubai via Oman....mi ero promesso di scrivere ogni giorno e alla fine eccomi qui, mesi e mesi di silenzio e di ricordi, fatti, avventure, persone accumulate e non dimenticate ma neanche scritte. Tra poco devo lasciare la Malesia, il visto scade a giorni. Destinazione: unknown. Forse Indonesia, forse Thailandia. Decidero' all'ultimo momento, come sempre.

C'e' wanita Sofia, c'e' Rudy Karunguni e Jayie Sil Khannaz, c'e' Peepu Mase'/Filippo Mase' e il grinder Sanzio Megli...ma c'e' anche Libero Ahmad e il pakistano portiere d'albergo a Dubai....una notte a dormire su un prato in una oscurissima e inquietante Muscate in Oman e la Siberia e il Nepal che son sempre li' in agguato, pronti a ricordarmi che esistono e mi aspettano.

 Tante cose.....ormai la mia vita e' un viaggio, non mi ricordo neanche quando son partito e non so dove andro'. C'e' qualcosa di....strano? anticonvenzionale? disperato? coraggioso? insensato? utopistico? in tutto questo. Ed io son qui che non riesco a raccontarlo neanche a me stesso. Figuriamoci agli altri.

Selamat malam, wanita kecil cantik. Saya rindu ku

 

giovedì 15 novembre 2012

Selamat malam Indonesia


The first day I saw her, she made me laugh so much with her funny attitude.

Terima kasih, superwanita. You give me reasons and hopes for the future.

Selamat malam to you, guru saya

giovedì 8 novembre 2012

La Clinica del Dr. Oorloff (e dei suoi amici)

Bukit Bintag, tra la Chinatown miserabile e le Petronas Tower....la strada dei mega centri commerciali di lusso, dei bordelli spacciati per centri massaggi, della puttane e dei travestiti che sono gli unici che ti vengono a scambiare due chiacchiere.

Ma e' anche la strada della misteriosa "Clinica del Dr. Oorloff e dei suoi amici"....
non si sa bene cosa facciano, forse chirurgia plastica....e non si sa bene chi siano i suoi amici....forse l'assistente deforme Morpho e la contessa Irina Karlstein (che, in quanto succhiatrice, da queste parti dovrebbe trovare lavoro abbastanza facilmente....)

Io ci farei un salto...