mercoledì 8 febbraio 2012

Munguu - Fiore d'argento

Tutti i pensieri che avevo fino a ieri si sono sciolti in una mattina luminosa nel cielo mongolo.

Munguutsetseg, fiore d'argento.
Lei e' una sciamana e vive in una ger alle porte di Ulaan Baatar.

Cosa differisce uno sciamano da una persona normale? E' difficile dirlo, perche' difficile e' capire cosa sia uno sciamano.

Ha un lavoro normalissimo come impiegata in banca, veste con una pelliccia di volpe bianca e pantaloni di jeans.

Eppure quando e' il momento, lei parte per i boschi lontani e per giorni e giorni il suo spirito si libera dal corpo ed entra in contatto con gli dei e i demoni della natura. Non so cosa accada di preciso, non puo' raccontarlo perche' e' un segreto.
Legge nelle menti delle persone, ne sa captare non solo i pensieri e le emozioni ma sa dire quanti figli una persona ha, se e' ancora sposato o divorziato, se e' felice o no.
I suoi poteri le fanno leggere il futuro e ha tanti metodi per farlo. Fumando la sua pipa sacra coglie immagini come quadri dall'animo delle genti. Spesso per lei raccontare i fatti e' doloroso perche' le si presentano persone ammalate, chiedono di parenti in fin di vita, deve raccontare di storie d'amore infelici.
E' per questo che a me non ha voluto leggere il futuro....non vuole sapere se io saro' felice o meno, lo dovro' scoprire da solo. Lei sa che vivra' 91 anni.

Il suo grosso anello di smeraldo la fa entrare in contatto con gli spiriti delle nuvole e i contadini di villaggi lontani la chiamano per chiederle di far piovere sui campi aridi della primavera.
Un giornale ha seguito una di queste sue esperienze e ne ha raccontato con emozione come sia riuscita a far piovere la' dove non e' mai esistita una goccia d'acqua da che mondo e' mondo.

Lei non si scompone: "sono ancora agli inizi, devo ancora imparare tante cose"
Piccola, dolce, modesta Munguu....

Gli spiriti sono suoi amici, suoi protettori, la chiamano e la proteggono in ogni momento.

E' difficile per un occidentale capire queste cose o trattenere un sorriso scettico...eppure ci sono delle cose che noi non possiamo capire e che qui ancora vivono, profondamente radicate con lo spirito e la cultura di questo popolo nomade e guerriero.
Uno sciamano e' in contatto con gli spiriti, puo' far piovere o nevicare, puo' ridare la vita o uccidere.
Ogni ministro e ogni politico ha il proprio sciamano personale in Mongolia. Non ce ne sono tanti e lei e' ancora agli inizi.....lo sa e per questo la sua vita fuori dall'ufficio e' diversa da tutte le ragazze della sua eta'. Non va in discoteca, non fa shopping, non si ubriaca durante i giorni della settimana.
Studia, legge, pratica, si isola nella sua yurta per entrare in contatto con gli spiriti per rafforzare i propri poteri. Vuole crescere e forse presto abbandonera' la citta' per vivere nei boschi.

Per giorni e giorni scompare nella natura e le sue pratiche di abbandono del corpo sono misteriose e segrete. A volte beve 7 bottiglie di vodka tutte insieme per entrare in una dimensione mistica. E' una pratica comune tra gli sciamani, entra in una specie di coma per giorni e giorni e il suo corpo giace nudo nelle foreste gelate della Mongolia senza sentire nessun dolore, nessuna fame, nessun sentimento. Il suo spirito e' altrove, a contatto con gli dei che la chiamano e la interrogano sull'umanita'.
Il suo compito e' fare del bene al prossimo e per questo tutta la sua vita e' dedicata a una disciplina rigorosissima quanto misteriosa, segreta, di cui non puo' raccontare niente....

eppure vista cosi' sembra una ragazza come tante altre...carina, dolce, simpatica.

Una mattina con Charles, il mio amico francese la abbiamo conosciuta alle poste...era cosi' carina nella sua pelliccia di volpe bianca, col suo sorriso dolce e il suo nasino un po' tartaro.
Eravamo a prendere un caffe' e stavamo ridendo e commentando le belle ragazze che passavano...Charles era un grandissimo amico che spero di rivedere presto da qualche altra parte in Asia assieme al suo compagno Thomas, conosciuto in una prigione francese molti anni prima.
Giusto un sorriso, dolce, reciproco tra tanti altri....innocente e semplice

Pochi giorni dopo, in un ennesimo pomeriggio anonimo e noioso alla libreria del Department Store una ragazza mi si avvicina

"Volevo chiederti scusa per l'altra volta" mi dice con un sorriso dolcissimo e timido

Io non capisco e ho la vaga impressione di averla gia' vista senza ricordare dove

"Mi hai detto 'nice to meet you' ma io non ti ho risposto, volevo chiederti scusa perche' non mi sono comportata da persona educata" continua...

Se tutte le persone dovessero rispondere ad un sorriso allora in questo momento dovrei avere non uno ma mille harem personali sparsi per il mondo

Da quel giorno siamo sempre usciti insieme e fin da subito il suo mondo di spiriti, di dei, di demoni, di natura, di poteri quasi inconcepibili per un ottuso occidentale come me mi hanno avvolto e catturato come mai prima mi era successo. Non si incontra una sciamana tutti i giorni.

La prima sera il mio cuore scoppiava dalla voglia di richiamarla e chiederle di stare tutta la notte con me.
Il secondo giorno mi sono innamorato di lei quando si e' presentata col suo costume mongolo tradizionale, l'unica in mezzo a migliaia di persone....sembrava ancora piu' piccolina e carina tutta infagottata in quel bellissimo costume turchese ricamato, con gli stivaloni di pelle dalla punta rivolta all'insu' e lunghe collane d'argento che le penzolavano dagli orecchi. Una misteriosa sacca di seta blu nascosta in una tasca interna e' rimasta un segreto che mi raccontera' quando sara' il momento opportuno.
Quella sera aveva un incontro coi maestri sciamani, luogo segreto, niente altro di piu' da aggiungere

Ieri, ultimo giorno a Ulan Bator prima di partire per la Siberia.
Ci siamo visti, siamo stati tutto il giorno insieme. L'attrazione diventava sempre piu' forte. Verso sera si alza dalla poltrona del caffe' in cui eravamo sprofondati a sentire musica metal e rock gotico (si, anche lei ascolta la musica che piace a me.....e quante altre cose ancora in comune?), mi saluta con un dolce "piacere di averti conosciuto" e va via

5 minuti dopo le scrivo un messaggio: "Non andare"
"Voglio stare con te" e' la sua risposta
Era giu' e mi stava aspettando. Lo sapevo che non sarebbe andata via.

La nostra ultima notte ad Ulan Bator ha avuto tutti i sapori e i piaceri negati in 2 mesi precedenti.

Ero venuto a cercare la Mongolia descritta da Ossendowski, i suoi spiriti, i suoi buddha viventi e le sue ger, le sue misteriose, arcaiche, mistiche pratiche religiose e la sua natura selvaggia e antica.

Ho trovato una piccola, dolcissima, bellissima sciamana che profuma di mistero, che abbandona il suo corpo per giorni per entrare in contatto con le forze misteriose che ancora governano questo angolo di mondo, non le ho chiesto se ha mai visto il misterioso Re del Mondo ma sono sicuro che lo ha incontrato.

Munguu, fiore d'argento, incredibile sogno di ragazza che vive in un sogno, adesso tu che conosci il futuro, dimmi, cosa devo fare?

Oggi dovrei essere in viaggio per la Siberia, Ulan Ude e poi Krasnoyarsk e Novosibirsk entro il giorno 11....e invece sono ancora qui a godere del ricordo del suo odore e del suo sapore, della nostra notte che meriterebbe un altro racconto a se per quello che e' successo. Ma sono affari nostri di cui abbiamo giurato il segreto. D'altra parte nessuno crederebbe a quello che vorrei raccontare.
Si, ho avuto una prova dei suoi poteri. Ed ancora mi chiedo se tutto questo che sto vivendo sia la realta' o solo un sogno.

E se veramente venissi con te, nel tuo mondo?

4 commenti:

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  3. la ger e' una yurta, la tenda tradizionale dove vivono i mongoli.
    In Mongolia si chiama ger, in Russia - cioe' in Buriazia e nella Yakuzia - si chiama Yurta
    Spesso uso entrambe le definizioni ma un mongolo si incazza se uso la parola russa....
    A Ulan Bator circa il 55% della popolazione vive ancora nelle Ger, interi quartieri sono composti solo da ger; qualcuna bellissima, qualcun'altra veramente miserabile.
    La ger ha l'entrata sempre rivolta a sud e dentro la sistemazione dei letti, del trono e dei tavoli ha un preciso ordine che deve rispettare criteri religiosi e sociali.

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