lunedì 2 gennaio 2012

Il Grande Orso che dorme - Avventure in Transiberiana (pt. 2). Sul treno per Mosca

Il treno per Mosca viaggia piano e le carrozze sono tutte piene ma non affollate. Tutti mi dicevano che la terza classe e' brutta e pericolosa ma io non ci trovo niente di male. Ho viaggiato tante volte su treni peggiori in Cina, in India, persino in Grecia e perlomeno qui i passeggeri sono pari al numero di posti disponibili, non uno di piu', nessuno fuma nelle carrozze e non c'e' puzza di marcio.
Tutti sono silenziosi e sono gia' a dormire dopo neanche un'ora che siam partiti. Pensavo che almeno nella terza classe ci fossero baldorie a base di Vodka e sesso invece tutto tace e riposa. Meglio cosi', mi godo questo silenzio e per la prima volta dal 2004 sto ricominciando a scrivere un vero diario di viaggio come si deve.

Sul treno fa veramente caldo, sono segnalati 25 gradi, sembra di essere su quel treno dell'anno scorso in Uttar Pradesh, India: stessa afa, stessa voglia di girarsi e rigirarsi nella cuccetta. Dopo un po' mi alzo e vado a fare un giro. Incontro solo piedi che sbucano dalle coperte, qualcuno ai tavolini intento a giocare a carte o parlottare a voce bassa, quasi paiono complottare qualcosa. Volti stanchi, sofferti di russi tristi.

Forse prima o poi mi addormentero' anche io.
Mancano ancora 7 ore all'arrivo, non e' una cosa lunga.

Grazie bella Siberiana che dormi davanti a me per darmi l'ispirazione. Grazie grande Orso Bianco che dorme: il tuo silenzio e' il mio miglior compagno di viaggio.

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